Bart Dossena...l'uomo misterioso

Il tempo non è dei migliori, piove.
E' circa un mese che Owen si ferma con la sua auto dalla parte opposta di quel pezzo di strada.
Un pezzo di strada comprato, comprato per delle ragazze, non come gesto d'amore come quando si compra una stella, ma per vendere ore di vita di queste sfortunate donne, ragazze, bambine...
Ce ne sono di tutte le età, ci sono le more, le bionde, le rosse, le alte, le basse, le italiane, le straniere, preferibilmente rumene.
Ogni notte sono costrette a stare lì, tacchi alti, gonne corte e canottierina, non importa se c'è freddo, tanto presto qualcuno le porterà in macchina, se piove useranno l'ombrello. Non c'è scampo per loro, non hanno scuse, sono controllate e guai a chi si ribella, guai a chi non porta al padrone 300 euro a notte..altrimenti sono botte.
Owen sta lì e osserva, sa che così facendo le spaventa, ma per il momento non può fare altro.

mi incuriosisce.. =) posta

Quella sera aveva messo sul sedile posteriore una sua tuta da ginnastica e decise che era ora di fare il primo passo.
La macchina si avvicina alle ragazze, si ferma davanti a quella che sembrava la più giovane e abbassa il finestrino:"Ti va un giro?", la ragazza rimase un pò sorpresa dalla domanda ma poi si rese conto che il fine di quel "giro" sarebbe stato il medesimo, quindi non le resta che dire di si e salire in macchina.

.....

"Ti seguono?" domando Owen
"Come?" non aveva idea di che risposta dare
"Quelli che vi mettono in strada vi seguono anche quando salite nelle auto?"
"No, solo quando siamo in strada, per paura che diciamo qualcosa alla polizia"
"E hai un massimo di tempo che puoi trascorrere con un cliente?"
"No. Più stai con una di noi, più paghi...alla fine l'importante è pagare".
Dalla voce di quella ragazza si capiva quanto dolore aveva dentro, lo sguardo non era diverso.
Calò il silenzio mentre Owen si fermò in un parcheggio di un centro commerciale in periferia, isolato da tutto e da tutti: "Vai sul sedile posteriore" furono le parole dell'uomo "c'è una tuta sportiva, è mia, forse ti è un pò grande. Cambiati così starai più comoda. Io scendo, quando hai fatto bussa sul finestrino".
Indicazioni precise, l'uomo sapeva esattamente che fare, aveva calcolato tutto. Ma tutto cosa?
La giovane ragazza è più impaurita di prima, di sicuro se l'ha fatta mettere comoda l'intenzione è quella del "servizio" completo.
Due colpi sul finestrino, la ragazza è pronta, Owen rientra in macchina tutto bagnato dalla pioggia e accende il motore.....

continua =) Owen sembra essere l'uomo che salverà tutte quelle povere ragazze=(

xD ecco! questo è l'ultimo pezzo che postero oggi



"Vieni davanti, non stiamo qui". Per un attimo la ragazza ha pensato che fosse diverso dagli altri, che non volesse abusare di lei..ma questo evidentemente era solo un sogno irrealizzabile.
Minuti di interminabile silenzio li accompagnano nella notte, in giro non c'è nessuno, la città dorme.
"Come ti chiami?" la rottura del silenzio dell'uomo fece sobbalzare la ragazza
"Marta"
"Piacere Marta, io sono Owen" Marta abbassa lo sguardo un pò stupita del modo analogo dell'uomo che come tanti altri l'hanno caricata in auto "Ti va di ascoltare la musica? Quale ti piace?"
"Non ascolto mai niente, non ne ho la possibilità"
"Questa ti piace?" alla radio davano Forever Young, Marta fa cenno di si con la testa e si mette a guardare il paese che scorreva fuori dal finestrino.
Arrivarono in un punto dove c'era molta luce, rimasero fermi lì.
"Posso farti una domanda?"
"Si.." si aspettava la domanda QUANTO VUOI? e invece...
"Perchè sei in strada? Non pensio sia per tua volontà o perchè hai bisogno di soldi per abiti firmati"
"E a te che importa? La vita è la mia"
"Era per curiosità..e poi se non m'importasse avrei già abusato di te" con quelle parole l'aveva convinta a rispondere
"Non faccio questo per volere mio o per soldi. Questo è tutto"
"C'è qualcuno che ti obbliga quindi?"
"Basta ti prego.." e si mise a piangere.
Ad Owen venne naturale sollevarle il viso e asciugarle le lacrime.
"Non era mia intenzione farti piangere, scusami"
"Ora ce l'ho io una domanda se posso"
"Dimmi pure"
"Perchè fai tutto questo? Dimmi quali sono le tue intenzioni o fai con me ciò che fanno il resto degli uomini che si fermano e mi chiedono di salire. Fai che questo modo straziante di vendere ore della mia schifosissima vita passi in fretta e riportami dove mi hai trovata"
"Io non voglio abusare del tuo corpo. Come avrai notato è circa un mese che ti osservo da lontano, ma la mia intenzione altro non è che aiutarti ad uscire da questa situazione"
"Se è davvero così..perchè ci hai messo così tanto?"
"Avevo bisogno di tempo per capire come e quanto muovermi"
Marta ora è rilassata, anche se conosceva da poco quell'uomo, sentiva che poteva fidarsi.
"Perchè mi hai fatta cambiare?"
"Per farti stare a tuo agio, più comoda, ma ti è molto grande"
"Grazie...sono stati i miei genitori"
"Come?"
"Sono stati loro a vendermi al tizio che ci fa stare in strada. A casa mancavano i soldi..e quello sembrava l'unico modo per evitare che ci ipotecassero la casa"
"Non c'è nessuna motivazione valida per queste cose" ora Marta era sicura che Owen era in grado di aiutarla.
"Aiutami.." le parole della ragazza lo sorpresero, non pensava di essere riuscito ad ottenere la sua fiducia
"Certo che ti aiuto. Devi avere pazienza, per 3-4 giorni verrò ogni sera, non accettare clienti finchè arrivo io"
"Mi picchieranno però se non porto soldi al capo"
"Per i soldi non preoccuparti ti darò tutto. Che taglia porti?"
"Una terza"
"No volevo dire che taglia porti di pantaloni e maglietta"
"Una 46 e una M..perchè?"
"Per prenderti una tuta più piccola..così sei un pò goffa"
"Ma guardati tu!" è la prima volta, dopo tanto tempo, che Marta scoppia a ridere.
"E' bello vederti e sentirti ridere" commenta Owen.
Ascoltano un pò la radio stando zitti..

"Perchè fra tutte loro hai scelto proprio me?"
"Mi sei sembrata la più facile da far ragionare, la più piccola e.."
"E..?"
"Sei carina, molto"
"Grazie" Marta pensò che in fondo è umano ed è ovvio che giudichi una ragazza
"Quanti anni hai?"
"Quasi 18...tu?"
"27..che è quella faccia? Sei sorpresa?"
"Un pò si..te ne avrei dati 33 per la maturità" buttò lo sguardo sull'orologio e comprese che quel frammento di sogno stava per svanire "Dovresti riportarmi là"
"Ok.. aspetta ti do i soldi e.. forse è meglio che ti cambi"
"Si è meglio" Owen scende dall'auto mentre Marta si cambia.
Di nuovo due colpi al finestrino, il sogno è finito.
"Domani ti porto fuori a cena ti va?"
"Ma non posso venire conciata così..mi vergogno"
"Ci penso io non preoccuparti. Jeans e felpa?"
"Si magari! Io odio le gonne e quant'altro"
"Bene, andiamo"
"Aspetta!" Marta si butta tra le sue braccia stringendolo in un abbraccio travolgente "Grazie Owen"
"Di niente Marta, di niente"

che persona gentileeee =') continuaaaaa

Sono le 22 e Owen ancora non si vede, Marta si rende conto che forse quell'uomo misterioso che sembrava volerla aiutare altro non era che un amico di quell'odioso tizio che le controllava.
Arriva un cliente, Marta sta per salire quando vede arrivare una BMW blu scuro, è quella di Owen, corre verso di lui e si precipita in auto:"Ma dov'eri finito?!"
"Scusami ho avuto un contrattempo al lavoro e non sapevo come avvisarti"
"Iniziavo a pensare di essere stata una stupida a fidarmi di te"
"Non devi..non devi pensare che io ti abbandoni, mai"
"E' difficile per me fidarmi delle persone..devi capirmi"
"Infatti ti capisco, ma ora basta parlare ancora di queste cose, altrimenti non vivrai più se continui a farti del male da sola"
"Non è facile..ma so che se mi aiuti anche in questo ce la posso fare"
"Bene, sono davvero contento che tu ti fidi di me..andiamo a mangiarci una pizza ora"
"Si ci sto! E' moltissimo tempo che non ne mangio una..mi manca..hai portato i jeans e la felpa?"
"Certo sono lì dietro. Appena riesco mi fermo così ti cambi"
"No, non perdiamo tempo..continua a guidare io mi cambio qui dietro"
"Ok..se non ti crea disturbo.."
Marta si siede nei sedili posteriori e inizia a cambiarsi, Owen nel frattempo alterna lo sguardo tra la strada e lo specchieto retrovisore..
"Senti ho detto che non mi disturba, non ti ho dato però il permesso di sbirciare.."
"Mmh scusa!"
Imbarazzato ora Owen fissa la strada e non dice più nulla fino alla pizzeria.